Regina Mundi - Mater Divine Gratiae | Borutta | Sassari
sec. XV
L'opera
La preziosa statua lignea del sec. XV presenta Maria nella veste di “Madre e Regina” ha infatti lo scettro ed è orgogliosa di mostrare il Figlio di Dio e Figlio suo. Fu la statua di Maria, accuratamente restaurata, ad accogliere i Monaci Benedettini a Sassari e fu sempre Lei che, sistemata, per l’occasione, in modo dignitoso su un camioncino e attorniata dagli alunni sardi del monastero di Parma, apriva il corteo di macchine che da Sassari accompagnavano a Sorres i monaci fondatori col loro superiore P.Paolo Gibertini; fu Lei a varcare per prima la soglia della Basilica e a prendere il suo posto di Madre e Regina nella chiesa, affidata da quel momento ai monaci. “Così sotto la protezione della Madonna i monaci di san Giovanni Evangelista in Parma hanno preso possesso del nuovo cenobio e con i primi vespri della Natività di Maria SS.ma ha avuto inizio l’osservanza monastica”. Le preziose corone di Maria e di Gesù, progettate dall’arch.Osvaldo Lilliu sono ricche di simbolismo. La corona della Madonna, nella parte superiore, è ornata da 12 raggi terminanti con 12 perle. I raggi alludono alla donna vestita di sole dell’Apocalisse che ha sul capo una corona di 12 stelle. Le perle, per la loro provenienza, la forma e il colore ci ricordano le lacrime e quindi le sofferenze, attraverso le quali è passata Maria per diventare Madre e Regina nostra. Il tralcio di rose, che circonda il cerchio della corona, richiama il Rosario o «corona di rose» in onore di Maria per ricordare la sua gioia, i suoi dolori e la sua gloria. I cinque petali delle rose richiamano i misteri del rosario. Il rubino, che si trova al centro delle rose, conferendo a ogni rosa profondità e forma di calice, vuole essere il simbolo del sangue redentore di Cristo. La corona del Bambino volutamente mette in rilievo il numero quattro attraverso le quattro punte cruciformi che, con i due rami di spine che avvolgono la corona, sono un evidente riferimento alla passione e alla croce di Gesù. Col numero quattro delle croci si vuole poi evocare i quattro esseri viventi di Ezechiele (1, 4-25) e di Apocalisse (4, 7-8), e quindi i quattro evangelisti. Ed essendo il numero quattro una cifra cosmica in riferimento ai quattro punti cardinali, manifesta nel Bambino incoronato il segno del suo potere in cielo e in terra (Matteo 28).
Dove si trova
Chiesa di Basilica di San Pietro di Sorres, San Pietro di Sorres - Borutta (SS) - Borutta
(Sassari).
Orario d' apertura
Nella Basilica si può accedere sempre. Qualora fosse chiuso si può chiedere al Monaster
Tradizioni
La Madonna, Regina Mundi e ater Divine Gratiae, chiamata anche Nostra Signora di Sorres, viene solennemente festeggiata l'8 settembre. Per l'occasione accorrono molti pellegrini e i monaci officiano liturgie gregoriane di grande fede e suggestione.
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foto di: Salvo Ariano
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