Al Centro del Mondo di Padre Giovannino Tolu O. de M.
Al centro del Mondo
In una stanza di una clinica romana,
un tavolino si è trovato, senza saperlo,
al centro del mondo.
Per alcuni giorni, quel tavolino, è stato l’altare
dove Gesù, salvezza del mondo,
si è fatto presente, come Eucaristia.
Lì, Gesù è diventato Pane di vita,
sollievo dei malati,
speranza per ogni sofferente.
Quanti mali quaggiù, Signore!
Perché?
Perché ti compiaci far coesistere
la speranza e l’illusione,
la salute e la malattia,
la vita e la morte?
Quale grande insegnamento
viene per tutti
da un semplice ricovero in clinica!
Ci hai salvato, Signore,
ma non ci ha voluto liberare
da noi stessi, dai nostri limiti e difetti.
Salvandoci ci hai fatto diventare
figli e fratelli tuoi.
Ma lasciandoci nei nostri limiti
ci hai voluto insegnare una grande lezione di vita,
e di attività apostolica.
La salvezza è insieme dono e conquista
quotidiana, personale.
E’ il più grande lavoro del mondo:
con questo si costruisce il mondo nuovo.
Per venire a questo mondo
Nessuno di noi ha fatto niente;
non un concorso, né una domandina.
Gratuitamente, dolcemente ci hai deposto
in queste nostre case,
fatte di fango, di cemento,
di vetro, di metallo…d'amore.
Per entrare nel tuo mondo
di pace e di bontà,
ci dobbiamo dar a fare,
altrimenti ne saremo estromessi.
Il paradiso si costruisce qui,
oggi, ogni giorno. E si vive lassù.
Che forza quel tavolino al centro
di una stanza nella clinica!
Centro del mondo,
Dio in mezzo a noi,
per condividere, per non lasciarci soli,
per riempire il nostro animo di speranza,
per dire a ciascuno
di non smettere di guardare in alto
dove c’è il nostro Padre
e con Lui la nostra gioia, la nostra salvezza
per costruire il mondo nuovo,
la civiltà dell’amore.
Ti prego, Signore,
facci stare sempre presso al tavolino,
al centro della stanza della sofferenza,
la stanza della vita.
(Padre Giovannino Tolu O. de M.)