Giorno |
Pensiero |
Genere |
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Venerdì 30 Aprile 2010
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Sappiate, dunque, carissimi giovani, “prendere in mano†la vostra vita. Fatelo in nome di quel nucleo interno indistruttibile, che è la vostra libertà personale: un grande e prezioso dono, che Dio vi ha fatto e che Dio stesso rispetta. Quando si tratta delle scelte di fondo, quando - vi ripeto - urgono le decisioni, allora l’iniziativa spetta a voi: tocca a voi muovervi e camminare!
Giovanni Paolo II - Cagliari, 20 ottobre 1985 |
Vita |
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Giovedì 29 Aprile 2010
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La nostra forza sta nell’essere Chiesa, comunità credente, capace di testimoniare a tutti la perenne novità del Risorto, con una vita che fiorisce in pienezza nella misura in cui si apre, entra in relazione, si dona con gratuità .
Benedetto XVI - Diuscorso ai partecipanti al Convegno Testimoni Digitali, 24 aprile 2010 |
Chiesa |
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Mercoledì 28 Aprile 2010
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La Chiesa è depositaria di un insegnamento, di un messaggio religioso che ha ricevuto da Cristo Gesù. Può essere riassunto con le seguenti parole della Sacra Scrittura: "Dio è amore" (1 Gv 4, 16) e proietta la sua luce sul senso della vita personale, familiare e sociale dell'uomo. La Chiesa, avendo come obiettivo il bene comune, non chiede altro che la libertà di poter proporre questo messaggio, senza imporlo a nessuno, nel rispetto della libertà delle coscienze. Benedetto XVI - Discorso del 24 aprile 2010 |
Chiesa |
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Martedì 27 Aprile 2010
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È questa la nostra missione, la missione irrinunciabile della Chiesa: il compito di ogni credente che opera nei media è quello di “spianare la strada a nuovi incontri, assicurando sempre la qualità del contatto umano e l’attenzione alle persone e ai loro veri bisogni spirituali; offrendo agli uomini che vivono questo tempo «digitale» i segni necessari per riconoscere il Signore
Benedetto XVI - discorso ai partecipanti al Convegno "Testimoni Digitali" 24 aprile 2010 |
missione |
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Lunedì 26 Aprile 2010
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Come possiamo ascoltare la voce del Signore e riconoscerlo? Nella predicazione degli Apostoli e dei loro successori: in essa risuona la voce di Cristo, che chiama alla comunione con Dio e alla pienezza della vita, come leggiamo oggi nel Vangelo di san Giovanni: “Le mie pecore ascoltano la mia voce ed esse mi seguono. Io do loro la vita eterna e non andranno perdute in eterno e nessuno le strapperà dalla mia mano†(Gv 10,27-28). Solo il Buon Pastore custodisce con immensa tenerezza il suo gregge e lo difende dal male, e solo in Lui i fedeli possono riporre assoluta fiducia.
Benedetto XVI - Regina Caeli - 25 aprile 2010 |
Chiesa |
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Domenica 25 Aprile 2010
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Senza timori vogliamo prendere il largo nel mare digitale, affrontando la navigazione aperta con la stessa passione che da duemila anni governa la barca della Chiesa. Più che per le risorse tecniche, pur necessarie, vogliamo qualificarci abitando anche questo universo con un cuore credente, che contribuisca a dare un’anima all’ininterrotto flusso comunicativo della rete.
Benedetto XVI - Discorso ai Testimoni Digitali 24 Aprile 2010 |
Chiesa |
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Venerdì 23 Aprile 2010
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E’ facile, quando si è giovani e impressionabili, essere influenzati dai coetanei ad accettare idee e valori che sappiamo non sono ciò che il Signore davvero vuole da noi. Ecco perché dico a voi: non abbiate paura, ma rallegratevi del suo amore per voi; fidatevi di lui, rispondete al suo invito ad essere discepoli, trovate nutrimento e aiuto spirituale nei sacramenti della Chiesa. Benedetto XVI - Discorso ai giovani - La Valletta, 18 aprile 2010 |
missione |
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Giovedì 22 Aprile 2010
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Si è tentati di pensare che l’odierna tecnologia avanzata possa rispondere ad ogni nostro desiderio e salvarci dai pericoli che ci assalgono. Ma non è così. In ogni momento della nostra vita dipendiamo interamente da Dio, nel quale viviamo, ci muoviamo ed abbiamo la nostra esistenza. Solo lui può proteggerci dal male, solo lui può guidarci tra le tempeste della vita e solo lui può condurci ad un porto sicuro
Benedetto XVI - Omelia Malta 18 aprile 2010 |
fede |
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Mercoledì 21 Aprile 2010
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Dio ama ogni singola persona di questo mondo, anzi egli ama ogni singola persona di ogni epoca della storia del mondo. Nella morte e risurrezione di Gesù, resa presente ogni volta che celebriamo la Messa, egli offre la vita in abbondanza a tutte queste persone.
Benedetto XVI - -Discorso ai giovani - La Valletta, 18 Aprile 2010 |
amore |
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Martedì 20 Aprile 2010
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Ricordate anche la domanda che il Signore Risorto ha rivolto tre volte a Pietro: “Mi ami tu?â€. Questa è la domanda che egli rivolge a ciascuno di voi. Lo amate? Desiderate servirlo con il dono della vostra intera vita? Desiderate condurre altri a conoscerlo ed amarlo? Con Pietro abbiate il coraggio di rispondere: “Sì, Signore, tu sai che io ti amo†e accogliete con cuore grato il magnifico compito che egli vi ha assegnato.
Benedetto XVI - Omelia 18 Aprile 2010 |
amore |
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Lunedì 19 Aprile 2010
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Come cristiani siamo chiamati a manifestare l’amore di Dio che comprende tutti. Dobbiamo perciò soccorrere il povero, il debole, l’emarginato; dobbiamo avere una cura speciale per coloro che sono in difficoltà , che patiscono la depressione o l'ansia; dobbiamo aver cura del disabile e fare tutto quello che possiamo per promuovere la loro dignità e qualità di vita; dovremmo prestare attenzione ai bisogni degli immigrati e di coloro che cercano asilo nelle nostre terre; dovremmo tendere la mano con amicizia ai credenti e non. Questa è la nobile vocazione di amore e di servizio che tutti noi abbiamo ricevuto.
Benedetto XVI – La Valletta 18 Aprile 2010 |
missione |
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Domenica 18 Aprile 2010
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Il mondo ha bisogno di tale testimonianza! Di fronte a così tante minacce alla sacralità della vita umana, alla dignità del matrimonio e della famiglia, non hanno forse bisogno i nostri contemporanei di essere costantemente richiamati alla grandezza della nostra dignità di figli di Dio e alla vocazione sublime che abbiamo ricevuto in Cristo? Non ha forse bisogno la società di riappropriarsi e di difendere quelle verità morali fondamentali che sono alla base dell’autentica libertà e del genuino progresso?
Benedetto XVI - Malta 17 aprile 2010 |
libertà |
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Sabato 17 Aprile 2010
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«Noi cristiani, anche negli ultimi tempi, abbiamo spesso evitato la parola penitenza, che ci appariva troppo dura. Adesso sotto gli attacchi del mondo che ci parlano dei nostri peccati, vediamo che poter far penitenza è grazia e vediamo come sia necessario fare penitenza, riconoscere cioè ciò che è sbagliato nella nostra vita». Benedetto XVI - Omelia 15 aprile 2010 |
penitenza |
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Venerdì 16 Aprile 2010
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Chi vuole vivere, ha dove vivere, ha di che vivere. Si avvicini, creda, entri a far parte del Corpo di Cristo e sarà vivificato! Benedetto XVI - discorso visita ad limina vescovi Nord Brasile 15 aprile 2010 |
fede |
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Giovedì 15 Aprile 2010
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Il sacerdote non insegna proprie idee, una filosofia che lui stesso ha inventato, ha trovato o che gli piace; il sacerdote non parla da sé, non parla per sé, per crearsi forse ammiratori o un proprio partito; non dice cose proprie, proprie invenzioni, ma, nella confusione di tutte le filosofie, il sacerdote insegna in nome di Cristo presente, propone la verità che è Cristo stesso, la sua parola, il suo modo di vivere e di andare avanti. Benedetto XVI - Udienza generale 14 aprile 2010 |
Chiesa |
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Mercoledì 14 Aprile 2010
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Ai responsabili di tutte le Nazioni, la Pasqua di Cristo rechi luce e forza, perché l’attività economica e finanziaria sia finalmente impostata secondo criteri di verità , di giustizia e di aiuto fraterno. La potenza salvifica della risurrezione di Cristo investa tutta l’umanità , affinché essa superi le molteplici e tragiche espressioni di una “cultura di morte†che tende a diffondersi, per edificare un futuro di amore e di verità , in cui ogni vita umana sia rispettata ed accolta.
Benedetto XVI - Messaggio Urbi et Orbi S.Pasqua 2010 |
Pace |
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Martedì 13 Aprile 2010
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La Chiesa è il popolo dell’esodo, perché costantemente vive il mistero pasquale e diffonde la sua forza rinnovatrice in ogni tempo e in ogni luogo. Anche ai nostri giorni l’umanità ha bisogno di un “esodoâ€, non di aggiustamenti superficiali, ma di una conversione spirituale e morale. Ha bisogno della salvezza del Vangelo, per uscire da una crisi che è profonda e come tale richiede cambiamenti profondi, a partire dalle coscienze.
Benedetto XVI - Messaggio Urbi et Orbi S.Pasqua 2010 |
Chiesa |
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Lunedì 12 Aprile 2010
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Che cosa ci porteranno gli anni che sono davanti a noi? Come sarà l'avvenire dell'uomo sulla terra? A noi non è dato di saperlo. E' certo tuttavia che accanto a nuovi progressi non mancheranno, purtroppo, esperienze dolorose. Ma la luce della divina misericordia, che il Signore ha voluto quasi riconsegnare al mondo attraverso il carisma di suor Faustina, illuminerà il cammino degli uomini del terzo millennio. Giovanni Paolo II - omelia 30 aprile 2000 |
Misericordia |
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Domenica 11 Aprile 2010
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"Dì alle anime dove debbono cercare le consolazioni cioè nel tribunale della Misericordia, lì avvengono i più grandi miracoli che si ripetono continuamente. Per ottenere questo miracolo non occorre fare pellegrinaggi in terre lontane nè celebrare solenni riti esteriori, ma basta mettersi con fede ai piedi di un mio rappresentante e confessargli la propria miseria ed il miracolo della Divina Misericordia si manifesterà in tutta la sua pienezza. ...Infelici coloro che non approfittano di questo miracolo della Divina Misericordia! Gesù a Santa Faustina Kowalska |
Misericordia |
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Sabato 10 Aprile 2010
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La Pasqua di Cristo è l’atto supremo e insuperabile della potenza di Dio. È un evento assolutamente straordinario, il frutto più bello e maturo del "mistero di Dio". È così straordinario, da risultare inenarrabile in quelle sue dimensioni che sfuggono alla nostra umana capacità di conoscenza e di indagine. E, tuttavia, esso è anche un fatto "storico", reale, testimoniato e documentato. È l’avvenimento che fonda tutta la nostra fede. È il contenuto centrale nel quale crediamo e il motivo principale per cui crediamo.
Benedetto XVI - Udienza generale 7 aprile 2010 |
fede |
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Venerdì 9 Aprile 2010
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La gioia è frutto dell’amore. L’olio di letizia, che è stato effuso su Cristo e da Lui viene a noi, è lo Spirito Santo, il dono dell’Amore che ci rende lieti dell’esistenza. Poiché conosciamo Cristo e, in , il vero Dio, sappiamo che è cosa buona essere uomo. È cosa buona vivere, perché siamo amati. Perché la verità stessa è buona.
Benedetto XVI - Omelia Giovedì Santo 2010 |
amore |
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Giovedì 8 Aprile 2010
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I nostri insuccessi, le nostre delusioni, le nostre amarezze, che sembrano segnare il crollo di tutto, sono illuminati dalla speranza. L’atto di amore della Croce viene confermato dal Padre e la luce sfolgorante della Risurrezione tutto avvolge e trasforma: dal tradimento può nascere l’amicizia; dal rinnegamento, il perdono; dall’odio, l’amore.
Benedetto XVI - 2 Aprile 2010 |
croce |
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Mercoledì 7 Aprile 2010
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La gioia, che da Cristo ci viene incontro, è diversa. Essa ci dà allegria, sì, ma certamente può andar insieme anche con la sofferenza. Ci dà la capacità di soffrire e, nella sofferenza, di restare tuttavia intimamente lieti. Ci dà la capacità di condividere la sofferenza altrui e così di rendere percepibile, nella disponibilità reciproca, la luce e la bontà di Dio.
Benedetto XVI - Omelia 1 Aprile 2010 |
sofferenza |
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Martedì 6 Aprile 2010
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Cari fratelli e sorelle! La Pasqua non opera alcuna magia. Come al di là del Mar Rosso gli ebrei trovarono il deserto, così la Chiesa, dopo la Risurrezione, trova sempre la storia con le sue gioie e le sue speranze, i suoi dolori e le sue angosce. E tuttavia, questa storia è cambiata, è segnata da un’alleanza nuova ed eterna, è realmente aperta al futuro. Per questo, salvati nella speranza, proseguiamo il nostro pellegrinaggio, portando nel cuore il canto antico e sempre nuovo: “Cantiamo al Signore: è veramente glorioso!â€.
Benedetto XVI Messaggio Urbi et Orbi S.Pasqua 2010 |
Chiesa |
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Lunedì 5 Aprile 2010
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Sì, fratelli, la Pasqua è la vera salvezza dell’umanità ! Se Cristo – l’Agnello di Dio – non avesse versato il suo Sangue per noi, non avremmo alcuna speranza, il destino nostro e del mondo intero sarebbe inevitabilmente la morte. Ma la Pasqua ha invertito la tendenza: la Risurrezione di Cristo è una nuova creazione, come un innesto che può rigenerare tutta la pianta. E’ un avvenimento che ha modificato l’orientamento profondo della storia, sbilanciandola una volta per tutte dalla parte del bene, della vita, del perdono. Siamo liberi, siamo salvi! Ecco perché dall’intimo del cuore esultiamo: “Cantiamo al Signore: è veramente glorioso!â€.
Benedetto XVI - Messaggio Urbi et Orbi S.Pasqua 2010 |
libertà |
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Domenica 4 Aprile 2010
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Ciò che è nuovo ed emozionante del messaggio cristiano, del Vangelo di Gesù Cristo, era ed è tuttora questo, che ci viene detto: sì, quest’erba medicinale contro la morte, questo vero farmaco dell’immortalità esiste. È stato trovato. È accessibile. Nel Battesimo questa medicina ci viene donata. Una vita nuova inizia in noi, una vita nuova che matura nella fede e non viene cancellata dalla morte della vecchia vita, ma che solo allora viene portata pienamente alla luce.
Benedetto XVI - Omelia Veglia Pasquale 2010 |
Vita |
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Sabato 3 Aprile 2010
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Il Sabato Santo è caratterizzato da un grande silenzio. Le Chiese sono spoglie e non sono previste particolari liturgie. In questo tempo di attesa e di speranza, i credenti sono invitati alla preghiera, alla riflessione, alla conversione, anche attraverso il sacramento della riconciliazione, per poter partecipare, intimamente rinnovati, alla celebrazione della Pasqua.
Benedetto XVI- Udienza generale 31 marzo 2010 |
conversione |
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Venerdì 2 Aprile 2010
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Signore Gesù Cristo, ti sei fatto inchiodare sulla croce, accettando la terribile crudeltà di questo dolore, la distruzione del tuo corpo e della tua dignità . Ti sei fatto inchiodare, hai sofferto senza fughe e senza compromessi. Aiutaci a non fuggire di fronte a ciò che siamo chiamati ad adempiere. Aiutaci a farci legare strettamente a te. Aiutaci a smascherare quella falsa libertà che ci vuole allontanare da te. Aiutaci ad accettare la tua libertà “legata†e a trovare nello stretto legame con te la vera libertà .
Benedetto XVI - Via Crucis 2005 |
Gesù |
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Giovedì 1 Aprile 2010
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Al termine della liturgia del Giovedì santo, la Chiesa ripone il Santissimo Sacramento in un luogo appositamente preparato, che sta a rappresentare la solitudine del Getsemani e l’angoscia mortale di Gesù. Davanti all’Eucarestia, i fedeli contemplano Gesù nell’ora della sua solitudine e pregano affinché cessino tutte le solitudini del mondo. Benedetto XVI - Udienza generale 31 marzo 2010 |
eucaristia |
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