Chi crede in Dio, Padre pieno d’amore per i suoi figli, mette al primo posto la ricerca del suo Regno, della sua volontà . E ciò è proprio il contrario del fatalismo o di un ingenuo irenismo. La fede nella Provvidenza, infatti, non dispensa dalla faticosa lotta per una vita dignitosa, ma libera dall’affanno per le cose e dalla paura del domani. Benedetto XVI - Angelus 27 febbraio 2011
Regno di Dio
Domenica 27 Febbraio 2011
la Chiesa, nei testi evangelici delle domeniche di Quaresima, ci guida ad un incontro particolarmente intenso con il Signore, facendoci ripercorrere le tappe del cammino dell’iniziazione cristiana: per i catecumeni, nella prospettiva di ricevere il Sacramento della rinascita, per chi è battezzato, in vista di nuovi e decisivi passi nella sequela di Cristo e nel dono più pieno a Lui.
Benedetto XVI - Massaggio per la Quaresima 2011
Battesimo
Sabato 26 Febbraio 2011
Il fatto che nella maggioranza dei casi il Battesimo si riceva da bambini mette in evidenza che si tratta di un dono di Dio: nessuno merita la vita eterna con le proprie forze. La misericordia di Dio, che cancella il peccato e permette di vivere nella propria esistenza “gli stessi sentimenti di Cristo Gesù†(Fil 2,5), viene comunicata all’uomo gratuitamente.
Benedetto XVI - Massaggio per la Quaresima 2011
La misericordia di Dio, che cancella il peccato e permette di vivere nella propria esistenza gli stessi sentimenti di Cristo Gesù, viene comunicata all’uomo gratuitamente Benedetto XVI - Massaggio per la Quaresima 2011
Misericordia
Martedì 22 Febbraio 2011
«Non sapete che siete tempio di Dio e che lo Spirito di Dio abita in voi?» (1 Cor 3,16). Se siamo veramente consapevoli di questa realtà , e la nostra vita ne viene profondamente plasmata, allora la nostra testimonianza diventa chiara, eloquente ed efficace. Un autore medievale ha scritto: «Quando l’intero essere dell’uomo si è, per così dire, mescolato all’amore di Dio, allora lo splendore della sua anima si riflette anche nell’aspetto esteriore» (Giovanni Climaco, Scala Paradisi, XXX: PG 88, 1157 B), nella totalità della vita. Benedetto XVI - Angelus 20 febbraio 2011
La cultura attuale, in alcune aree del mondo, soprattutto in Occidente, tende ad escludere Dio, o a considerare la fede come un fatto privato, senza alcuna rilevanza nella vita sociale. Mentre l’insieme dei valori che sono alla base della società proviene dal Vangelo – come il senso della dignità della persona, della solidarietà , del lavoro e della famiglia –, si constata una sorta di “eclissi di Dioâ€, una certa amnesia, se non un vero rifiuto del Cristianesimo e una negazione del tesoro della fede ricevuta, col rischio di perdere la propria identità profonda.
Per questo motivo, cari amici, vi invito a intensificare il vostro cammino di fede in Dio, Padre del nostro Signore Gesù Cristo.
Benedetto XVI - Massaggio XXVI giornata della Gioventù
Nessuno può assumere la forza rigenerante della vita comune senza la preghiera, senza guardare all’esperienza e all'insegnamento dei santi, in particolar modo dei Padri della Chiesa, senza una vita sacramentale vissuta con fedeltà . Se non si entra nel dialogo eterno che il Figlio intrattiene col Padre nello Spirito Santo nessuna autentica vita comune è possibile. Occorre stare con Gesù per poter stare con gli altri. È questo il cuore della missione. Benedetto XVI - discorso 12 febbraio 2011
preghiera
Martedì 15 Febbraio 2011
La vita comune perciò esprime un aiuto che Cristo dà alla nostra esistenza, chiamandoci, attraverso la presenza dei fratelli, ad una configurazione sempre più profonda alla sua persona. Vivere con altri significa accettare la necessità della propria continua conversione e soprattutto scoprire la bellezza di tale cammino, la gioia dell'umiltà , della penitenza, ma anche della conversazione, del perdono vicendevole, del mutuo sostegno. Benedetto XVI - discorso 12 febbraio 2011
comunione
Lunedì 14 Febbraio 2011
Il riconoscimento della libertà religiosa permette alla comunità ecclesiale di svolgere le sue molteplici attività , dalle quali trae beneficio anche l’intera società . Si fa riferimento qui ai vari istituti di formazione e servizi caritativi gestiti dalla Chiesa, che Lei, signor Ambasciatore, ha citato. L’impegno della Chiesa per i bisognosi rende evidente il modo in cui la Chiesa, in un certo senso, si considera portavoce delle persone svantaggiate. Questo impegno ecclesiale, che nella società riceve ampio riconoscimento, non si può ridurre a mera beneficenza. Benedetto XVI - discorso 3 febbraio 2011
Il Figlio di Dio ha sofferto, è morto, ma è risorto, e proprio per questo quelle piaghe diventano il segno della nostra redenzione, del perdono e della riconciliazione con il Padre; diventano, però, anche un banco di prova per la fede dei discepoli e per la nostra fede: ogni volta che il Signore parla della sua passione e morte, essi non comprendono, rifiutano, si oppongono. Per loro, come per noi, la sofferenza rimane sempre carica di mistero, difficile da accettare e da portare. Benedetto XVI - Messaggio per la giornata mondiale del Malato 2011
La vita cristiana non cresce se non è alimentata dalla partecipazione alla Liturgia, in modo particolare alla santa Messa domenicale, e dalla preghiera personale quotidiana, dal contatto personale con Dio. In mezzo alle mille attività e ai molteplici stimoli che ci circondano, è necessario trovare ogni giorno dei momenti di raccoglimento davanti al Signore per ascoltarlo e parlare con Lui.
Benedetto XVI - Udienza generale 9 febbraio 2011
Cristo, vincitore della morte, è vivo in mezzo a noi. E mentre con san Tommaso diciamo anche noi: “Mio Signore e mio Dio!â€, seguiamo il nostro Maestro nella disponibilità a spendere la vita per i nostri fratelli (cfr 1 Gv 3,16), diventando messaggeri di una gioia che non teme il dolore, la gioia della Risurrezione.
Benedetto XVI - Messaggio per la giornata mondiale del Malato 2011
sofferenza
Lunedì 7 Febbraio 2011
Auspico che tutti si impegnino per far crescere la cultura della vita, per mettere al centro, in ogni circostanza, il valore dell’essere umano. Secondo la fede e la ragione la dignità della persona è irriducibile alle sue facoltà o alle capacità che può manifestare, e pertanto non viene meno quando la persona stessa è debole, invalida e bisognosa di aiuto.
Benedetto XVI- Angelus 6 febbraio 2911
sofferenza
Domenica 6 Febbraio 2011
Nell’Eucaristia, trovate la fonte di tutti i vostri impegni nella sequela di Cristo, e nella sua adorazione purificate il vostro sguardo sulla vita del mondo. «In effetti, non possiamo tenere per noi l’amore che celebriamo nel Sacramento. Esso chiede per sua natura di essere comunicato a tutti. Benedetto XVI - Discorso 4 febbraio 2011
Viviamo oggi, soprattutto nelle società più sviluppate, una condizione segnata spesso da una radicale pluralità , da una progressiva emarginazione della religione dalla sfera pubblica, da un relativismo che tocca i valori fondamentali. Ciò esige che la nostra testimonianza cristiana sia luminosa e coerente e che il nostro sforzo educativo sia sempre più attento e generoso. La vostra azione apostolica, in particolare, cari fratelli e sorelle, diventi impegno di vita, che accede, con perseverante passione, alla Sapienza come verità e come bellezza, “splendore della verità â€. Sappiate orientare con la sapienza della vostra vita, e con la fiducia nelle possibilità inesauste della vera educazione, l’intelligenza e il cuore degli uomini e delle donne del nostro tempo verso la “vita buona del Vangeloâ€.
Benedetto XVI - Omelia 2 Febbraio 2011
ParoladiDio
Mercoledì 2 Febbraio 2011
I Santi non sono un ornamento che riveste la Chiesa dall’esterno, ma sono come i fiori di un albero che rivelano la inesauribile vitalità della linfa che lo percorre. E’ bello contemplare così la Chiesa, in modo ascensionale verso la pienezza del Vir perfectus; in continua, faticosa, progressiva maturazione; dinamicamente sospinta verso il pieno compimento in Cristo.
Benedetto XVI - discorso 29 gennaio
santi
Martedì 1 Febbraio 2011
Gesù, nuovo Mosè, «prende posto sulla “cattedra†della montagna» (Gesù di Nazaret, Milano 2007, p. 88) e proclama «beati» i poveri in spirito, gli afflitti, i misericordiosi, quanti hanno fame della giustizia, i puri di cuore, i perseguitati (cfr Mt 5,3-10). Non si tratta di una nuova ideologia, ma di un insegnamento che viene dall’alto e tocca la condizione umana, proprio quella che il Signore, incarnandosi, ha voluto assumere, per salvarla. Benedetto XVI - Angelus 30 gennaio 2011