L'icona
"La Nutrice" della Madre di Dio si trovava originariamente nella Lavra
(o laura, in greco cammino stretto) di San
Saba il Grande, una Santa comunità vicino Gerusalemme.
San Saba archimandrita nasce nel 439 a
Cesarea di Cappadocia. Attorno ai 18 anni arriva pellegrino in Terrasanta. Sul
cammino sosta sempre in comunità monastiche di diverso tipo: di vita comune,
anacoretiche, nelle loro grotte o capanne. È così che trova una guida nel monaco
Eutimio detto «il grande», col quale condividerà la vita eremitica in Giordania.
Dopo la morte del maestro si ritira verso Gerusalemme, nella valle del Cedron.
Qui, col tempo, si forma intorno a lui un'aggregazione monastica frequente in
Palestina: la Lavra, una comunità destinata a crescere fino ad ospitare 150
monaci e far da guida ad altri «villaggi» monastici di questo tipo. Nel 492,
Saba viene ordinato sacerdote, e il patriarca Elia di Gerusalemme lo nomina
archimandrita, capo di tutti gli anacoreti di Palestina. Muore, ultranovantenne,
nel 532. Nel mondo cattolico San Saba viene ricordato il 5 Dicembre.
Prima della sua morte, il santo fondatore
della Lavra predisse la visita di un
pellegrino di stirpe reale che avrebbe portato il suo stesso nome. San Saba
raccomandò ai suoi
fratelli di dare la meravigliosa icona a tale pellegrino come una benedizione.
San Saba di Serbia al secolo principe Rastko Nemanjić (figlio del condottiero,
fondatore dello Stato medievale serbo Stefano Nemanja e fratello del primo re
serbo Stefano Prvovenčani), fu il primo arcivescovo serbo (1219-1233) nonché una
figura di spicco nel panorama politico e culturale dell'epoca. Viene venerato
come santo dalla Chiesa ortodossa serba. La sua figura è stata considerata così
importante nella Serbia medioevale che esistono più di dieci Vite, scritte
tra il 1200 e il 1350, che narrano la sua biografia. Terzogenito della famiglia
reale e dotato fin dall'infanzia di una buona educazione, rinunciò a 17 anni
all’incarico paterno di governare la regione di Hum per rifugiarsi,
nascostamente dai genitori, nel monastero russo-ortodosso di S. Panteleimon del
Monte Athos, dove fu ordinato monaco con il nome di Saba, in onore di San Saba
il Grande (434-532), fondatore del monachesimo palestinese. Nel 1197 si trasferì
nel monastero greco di Vatopedi, sempre presso il monte Athos e lì lo raggiunse
il padre Stefano Nemanja. Verso la fine di quello stesso anno fu inviato dai
monaci dell'Athos in missione diplomatica a Costantinopoli.
In questo periodo San Saba di Serbia visitò la Lavra. Non appena si avvicinò al
reliquiario di San Saba, le reliquie del santo stesso si animarono e
ricomponendosi si posero ai piedi del santo arcivescovo serbo.
I monaci chiesero al visitatore il suo nome, e questi disse loro di essere
l'arcivescovo Saba di Serbia. Obbedendo alle istruzioni del loro fondatore, i
monaci di San Saba diedero all'arcivescovo l'icona de "La Nutrice" e
l'Icona "delle Tre mani".
Il santo arcivescovo accettò l'icona con l'idea di portarla nel monastero
abbandonato di Hilandar sul Monte Athos.
Ritornato da Alessio III, San Saba chiese il permesso di tornare ad occupare il
monastero abbandonato di Hilandar, cosa che Saba fece con il padre e con alcuni
altri monaci nel 1198 ristrutturandolo e facendolo tornare a essere uno dei
monasteri più importanti per la vita monastica serba. Il padre di San Saba fu
ordinato monaco con il nome di Simeone, nome con cui più tardi fu canonizzato a
santo, e morì il 13 febbraio 1200.
Dopo la dipartita del padre, Saba si ritirò a vita ascetica nel monastero di
Kareya, da lui stesso costruito alla fine del 1200. Qui pose l'icona sul
lato destro della iconostasi della chiesa di San Saba il grande.
L'icona è stata successivamente denominata Typikonissa, per via dei tipici
di Kareya, regole monastiche scritte dallo stesso santo ed ispirate
probabilmente dalla Santa Vergine in lingua serba che dovevano servire a
dirigere sia il nuovo monastero che quello di Hilandar. In quegli stessi anni fu
ordinato sacerdote e, poco tempo dopo, archimandrita dai tre vescovi della
regione.
San Saba è considerato dagli storici il fondatore dell'autocefala chiesa
ortodossa serba e celebrato come santo patrono dell'istruzione e della medicina.
La sua festa è celebrata il 27 gennaio del calendario gregoriano (14 gennaio in
quello giuliano, ancora oggi utilizzato dalla chiesa serba).
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