L'icona
della Madre di Dio detta "Akathist" si trova nella iconostasi del katholicon del
monastero di Hilander.
Questa icona è nota con il termine di "Akathist" perchè durante l'incendio del
katholikon del 1837 di fronte all'icona sacra fu cantato l'inno dell'Akathistos.
L'icona rimase intatta, malgrado attorno rimanessero solo ceneri e tizzoni
ardenti.
Otto secoli fa, l'imperatore di Bisanzio Alessio III concesse nelle mani di san
Saba e del padre San Simeone attraverso un suo atto di donazione "hrisovulja" il
monastero abbandonato di Hilandar e la regione circostante come un "eterno
regalo ai serbi".
Da questo momento, il monastero di Hilandar è stato per secoli a venire, la casa
dei popoli di cultura e religione serba.
Il Monastero di Hilandar è il primo che si incontra scendendo lungo la costa est
della penisola athonita. Occupa il quarto posto nell'ordine gerarchico dei
Monasteri ed ospita attualmente una cinquantina di monaci che stanno vivendo un
periodo di transizione tra l'idiorritmia, regola che privilegia l’attività
singola e individuale, ed il cenobitismo, regola fondata sull’attività
comunitaria.
È consacrato alla Presentazione della Vergine al Tempio, la cui ricorrenza cade
il 21 novembre. Il Monastero è il più vicino al confine settentrionale della
Repubblica monastica e si adagia su di una bellissima valle verdeggiante. Gli
edifici dominati da un'alta torre si addossano alle alte mura, disposti in forma
di rombo attorno al Katholikón dal caratteristico esterno, non intonacato ma con
bella alternanza di mattoni rossi e bruni e decorazioni in ceramica attorno alle
finestre. Pur non essendo dei più grandi, questo Monastero è tra i più belli
dell'Athos.
Il nome, che sembra significare "mille uomini" (χílioi άndres), è stato
diversamente spiegato: mille sarebbero stati i Monaci del convento; mille, anzi
mille e tre, i saraceni che un giorno assalirono il Monastero, ma per un
miracolo della Madonna, trovandosi improvvisamente all'oscuro, si uccisero
combattendo tra di loro: i tre scampati abbracciarono la fede cristiana, furono
battezzati e divennero santi monaci. Più probabilmente il nome si deve a un
certo monaco Chilandários che aveva iniziato una residenza monastica in quel
luogo poco prima della fondazione del Monastero
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