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Le Catechesi di Regina Mundi
“Cari figli! Anche oggi vi invito alla preghiera. Figlioli, la preghiera fa miracoli. Quando siete stanchi e malati e non sapete il senso della vostra vita, prendete il Rosario e pregate, pregate finché la preghiera diventi per voi un incontro gioioso con il vostro Salvatore. Sono con voi e intercedo e prego per voi figlioli. Grazie per aver risposto alla mia chiamata. (Messaggio del 25 aprile 2001)
Quando siete stanchi e malati; malati fisicamente, malati spiritualmente, non sapete dare il senso alla vostra vita, non sapete prendere le giuste decisioni, non sapete fare un discernimento, non avete le forze per reagire alle difficoltà, non sapete resistere alle tentazioni, non siete più sicuri della vostra fede…….prendete il rosario e pregate. La Madonna non fa la teoria della preghiera ma ci invita e agisce come fa una madre quando suo figlio comincia a fare i primi passi. Non parla sulla teoria dei passi, lo prende per mano, una volta, due volte, tre volte finché il figlio non è pronto a camminare da solo. “non parlate della preghiera ma iniziate a vivere la preghiera” ( Messaggio a Ivan 12 maggio 2006).Il suo aiuto materno è fondato sulla fede ma anche sulla esperienza diretta della durezza di percorrere una terra difficile e provvisoria. 13 giugno 1985 ha detto: “Pregate e supererete ogni stanchezza. Io so che siete stanchi ma la ragione è perché non sapete abbandonarvi. Abbandonatevi in questi giorni totalmente a me”: questo vale per la stanchezza fisica e anche per la stanchezza dell'anima. Nella preghiera si può trovare il riposo fisico, ma interessa di più questa stanchezza dell'anima, del cuore. Quanti segni di stanchezza nelle persone, nelle famiglie nella società. Tantissimi sono stanchi della vita, della sofferenza: droga, divorzio, delitti, guerre. Questo è un grande segno della stanchezza del mondo. Sembra che non abbiamo forza nell'anima per perdonare, per riconciliarci. Nessuno di noi vuole essere stanco nell'anima, nel cuore. La Madonna ci dice: “Pregate e supererete ogni stanchezza”. Non sempre viene accettato questo invito. Qualche volta quelli che non vogliono pregare dicono: “ La Madonna domanda molto tempo, io ho da fare, devo lavorare”. Però vogliamo superare la stanchezza e avere la gioia e la pace. Questo è lo scopo della nostra preghiera: Fare l’incontro gioioso con Dio, aprirci ai doni dello Spirito Santo. Se non ci apriamo restiamo senza questa realtà. Lei ci cerca ad uno ad uno, ci invita a fare un atto di fiducia, “Desidero che mi obbediate e non permettiate a satana di sedurvi”.[…] “Se pregate, satana non può intralciarvi minimamente, perché voi siete figli di Dio e Lui tiene il suo sguardo su di voi. Pregate! La corona del Rosario sia sempre nelle vostre mani, come segno per satana che appartenete a me”. ( Messaggio 25 febbraio 1988) Non ci dà tante spiegazioni ma ci assicura che con la preghiera del santo Rosario possiamo sperimentare l’amore e la tenerezza delle sue braccia che ci conducono all’incontro con il Figlio. Maria è la Madre che ci chiede di lasciarci portare a Gesù. Con la tenerezza della sua maternità, ci vuole educare all’amore. Maria, la Madre di Dio, è anche la nostra mamma e, come recita il catechismo, "con la sua molteplice inter¬cessione continua ad ottenerci i doni della salvezza eterna" (CCC 969). Nel messaggio del 15 giugno 1985 al gruppo di preghiera la Madonna spiegava la bellezza dell’incontro e dell’unione con Dio: “Il cuore dell’uomo è come una perla splendente. Quando appartiene interamente a Dio risplende anche nelle tenebre. Ma quando si divide, un po’ per Dio e un po’ per Satana, allora quella perla non brilla più e non vale più niente.” Se la Madonna ci dicesse: “Avvicinatevi a Gesù” tanta gente non saprebbe come fare, ma quando dice “pregate con il Rosario” è una cosa molto concreta, e posso cominciare a pregare. Ha detto anche: “Pregate con il cuore”, cioè meditando, contemplando i misteri della vita di Gesù . Così facendo la preghiera del Rosario ci avvicina a Gesù e alla vita della Madonna. Non si tratta di duecento Ave Maria recitate per abitudine, per dovere o osservanza. Si tratta di avvicinarsi a Gesù; e i primi passi, come Lei ci insegna, si possono fare proprio così, pregando il Rosario, meditandolo. Il Rosario è una preghiera spiccatamente contemplativa e dal cuore cristologico, come dice Giovanni Paolo II . Privato di questa dimensione, ne uscirebbe snaturato, come sottolineava Paolo VI: «Senza contemplazione, il Rosario è corpo senza anima Il 3 maggio 2009 la Madonna ha dato a Marija un messaggio straordinario. Dice Marija: “Lei ha pregato su di noi un lungo momento ed ha detto: “in questo mese a me dedicato vi invito, che siate preghiera!” Marija ha ricordato che la Madonna vuole darci le Grazie in questo mese a Lei dedicato, e ci ha esortato a chiederle. La grazia più grande che Lei ci vuole dare è proprio l’incontro e l’unione con il suo Figlio. Pian piano il Rosario ci fa crescere nella familiarità con Gesù, ce lo fa conoscere ed amare. In genere si nota in coloro che pregano con il Rosario, una crescita nella fede e nell’impegno di vita cristiana. Sono anche fedeli all’Eucaristia domenicale e talvolta anche a quella quotidiana, si confessano, sono fedeli alla Chiesa. Giovanni Paolo II spiega che “nella sobrietà dei suoi elementi, concentra in sé la profondità dell'intero messaggio evangelico, di cui è quasi un compendio. In esso riecheggia la preghiera di Maria, il suo perenne Magnificat per l'opera dell'Incarnazione redentrice iniziata nel suo grembo verginale. Con esso il popolo cristiano si mette alla scuola di Maria, per lasciarsi introdurre alla contemplazione della bellezza del volto di Cristo e all'esperienza della profondità del suo amore. Mediante il Rosario il credente attinge abbondanza di grazia, quasi ricevendola dalle mani stesse della Madre del Redentore” (Rosarium Virginis Mariae, 1). Cari figli! Oggi vi invito a cominciare a pregare il Rosario con fede viva. Così io potrò aiutarvi. Voi, cari figli, desiderate ricevere grazie, ma non pregate. Io non posso aiutarvi, perché voi non desiderate muovervi. Cari figli, vi invito a pregare il Rosario, il Rosario sia per voi un impegno da svolgere con gioia. Così comprenderete perché sono da così tanto tempo con voi. Desidero insegnarvi a pregare. Grazie per aver risposto alla mia chiamata.( Messaggio del 12/06/1986) Nella preghiera del rosario, la Madonna può aiutarci. Lo dice Lei: “Oggi vi invito a cominciare a pregare il Rosario con fede viva. Così io potrò aiutarvi” Solitamente noi siamo portati a ragionare in modo molto umano, a trarre le conclusioni dei nostri presupposti. Pensiamo che per trovare la pace sia necessaria la salute, la stabilità economica. Potremmo pensare, anche a ragione, che per riposarci dalla stanchezza spirituale abbiamo bisogno di “isolarci” un pochino, “scappare” dalle fatiche quotidiane. Vorremmo anche rispondere all’invito di Gesù : “rimanete nel mio amore”(Gv 15,9) ma, a mala pena, riusciamo ad avere qualche slancio che, alla prima occasione, alla prima contrarietà, si sgonfia, lasciandoci nella più grandedelusione, nell’amarezza di constatare le nostre incapacità e debolezze. La Madonna sa che non riusciamo a vedere oltre, che ci è difficile fare il passo in avanti, verso quel gioioso incontro con il Salvatore. Il 2 Marzo, nel messaggio dato a Mirjana, ci ha detto: Cari figli ! Sono qui in mezzo a voi. Guardo nei vostri cuori feriti e inquieti. Vi siete persi, figli miei. Le vostre ferite del peccato diventano sempre più grandi e sempre di più vi allontanano dalla vera verità. Cercate la speranza e la consolazione nei posti sbagliati, invece io vi offro la sincera devozione che si nutre di amore, di sacrificio e di verità. Io vi dò mio Figlio. (Messaggio del 2 marzo 2009 (Mirjana) Il Rosario è una preghiera particolarmente necessaria nel nostro tempo senza pace. E’ da diversi anni che la Madonna ci invita alla preghiera, proprio per curare i mali del nostro tempo: La mancanza di pace, la disgregazione della famiglia, la crisi economica, la povertà, il terrorismo, l’angoscia della crisi ecologica. A Lourdes la Madonna, nelle varie apparizioni, ha sempre tenuto in mano la corona del Rosario. A Fatima, in tutte le sei apparizioni, non solo ha tenuto il Rosario in mano, ma ha chiesto di recitarlo tutti i giorni. “Voglio che veniate qui il 13 del prossimo mese, che continuiate a recitare il Rosario tutti i giorni in onore della Madonna del Rosario per ottenere la pace del mondo e la fine della guerra, perché solo Lei vi potrà aiutare”.Se la gente farà ciò che chiedo, molte anime verranno salvate e vi sarà la pace" A Medjugorje ha tanto raccomandato e ancora raccomanda la preghiera del Rosario per ottenere la pace dei cuori, della famiglia e del mondo intero: Figlioli, il Rosario mi è particolarmente caro. Per mezzo del rosario apritemi il vostro cuore ed io posso aiutarvi. Grazie per aver risposto alla mia chiamata. (Messaggio 25 agosto 1997) Pregando è come se aprissimo una breccia che Le consente di entrare nei cuori e poter operare e sanare Aumentate quindi le vostre preghiere perché ne avete particolarmente bisogno in questi ultimi tempi. La migliore arma da impiegare contro Satana è il rosario.(Messaggio straordinario 1 agosto 1990) Vi ripeto ancora una volta: solo con la preghiera e il digiuno anche le guerre si possono fermare, le guerre della vostra incredulità e della paura per il futuro. (Messaggio 25 gennaio 2001) Lei ha una particolare attenzione per le famiglie: “Cari figli, vi invito nuovamente a rinnovare la preghiera in famiglia perché un fiume di pace cominci a scorrere attraverso di essa (Messaggio straordinario dato a Ivan il 4 novembre 2004). “Che la preghiera sia per voi vita. Una famiglia non può dire che é nella pace se non prega. Perciò che la vostra mattina cominci con la preghiera del mattino e la sera finisca con il ringraziamento. Figlioli io sono con voi e vi amo e vi benedico e desidero che ognuno di voi sia nel mio abbraccio.” (Messaggio 25 agosto 1995) Cari figli, riportate la preghiera nelle vostre famiglie, pregate insieme con i figli. Cari figli, che ogni vostra famiglia cresca così nella santità. (Messaggio 7 Luglio 2006) Dice ancora Giovanni Paolo II : “Molti problemi delle famiglie contemporanee, specie nelle società economicamente evolute, dipendono dal fatto che diventa sempre più difficile comunicare. Non si riesce a stare insieme, e magari i rari momenti dello stare insieme sono assorbiti dalle immagini di un televisore. Riprendere a recitare il Rosario in famiglia significa immettere nella vita quotidiana ben altre immagini, quelle del mistero che salva: l'immagine del Redentore, l'immagine della sua Madre Santissima. La famiglia che recita insieme il Rosario riproduce un po' il clima della casa di Nazareth: si pone Gesù al centro, si condividono con lui gioie e dolori, si mettono nelle sue mani bisogni e progetti, si attingono da lui la speranza e la forza per il cammino” (Rosarium Virginis Mariae) Sentire la Madonna che dice che la preghiera e il digiuno possono vincere le guerre, che chi prega non ha paura del futuro, è veramente una consolazione straordinaria. In un tempo in cui persino la scienza, la politica, il potere hanno deluso tutti, come non ascoltarla, come non seguire i suoi insegnamenti. La Chiesa ha accolto con fede il dono del Rosario La Chiesa ha accolto con fede il dono del Rosario. A questa preghiera la Chiesa ha riconosciuto sempre una particolare efficacia, affidando ad essa, alla sua recita corale, alla sua pratica costante, le cause più difficili. In momenti in cui la cristianità stessa era minacciata, fu alla forza di questa preghiera che si attribuì lo scampato pericolo e la Vergine del Rosario fu salutata come propiziatrice della salvezza. Tutti i Papi del ‘900, a partire da Leone XIII, hanno insistentemente invitato i fedeli a pregarlo con devozione. Scrive Giovanni Paolo II: “Tra i Papi più recenti che, in epoca conciliare, si sono distinti nella promozione del Rosario desidero ricordare il Beato Giovanni XXIII e soprattutto Paolo VI, che nell'Esortazione apostolica Marialis cultus sottolineò, in armonia con l'ispirazione del Concilio Ecumenico Vaticano II, il carattere evangelico del Rosario ed il suo orientamento cristologico. Io stesso, poi, non ho tralasciato occasione per esortare alla frequente recita del Rosario” (Rosarium Virginis Mariae, 3). Papa Benedetto XVI ci incoraggia a pregare il Rosario e ci dice: “Nel mondo attuale così dispersivo, questa preghiera aiuta a porre Cristo al centro, come faceva la Vergine, che meditava interiormente tutto ciò che si diceva del suo Figlio, e poi quello che Egli faceva e diceva. Quando si recita il Rosario si rivivono i momenti importanti e significativi della storia della salvezza; si ripercorrono le varie tappe della missione di Cristo. Con Maria si orienta il cuore al mistero di Gesù. Si mette Cristo al centro della nostra vita, del nostro tempo, delle nostre città, mediante la contemplazione e la meditazione dei suoi santi misteri di gioia, di luce, di dolore e di gloria. Ci aiuti Maria ad accogliere in noi la grazia che promana da questi misteri, affinché attraverso di noi possa “irrigare” la società, a partire dalle relazioni quotidiane, e purificarla da tante forze negative aprendola alla novità di Dio. Il Rosario, quando è pregato in modo autentico, non meccanico e superficiale ma profondo, reca infatti pace e riconciliazione. Contiene in sé la potenza risanatrice del Nome santissimo di Gesù, invocato con fede e con amore al centro di ogni Ave Maria.” (Benedetto XVI – S.Maria Maggiore 3 maggio 2008) Il Rosario è una preghiera di intercessione che abbraccia il mondo Il Rosario è una preghiera che prende il respiro di tutta la nostra vita. Giovanni Paolo II dice a tale proposito: “Nello stesso tempo il nostro cuore può racchiudere in queste decine del Rosario tutti i fatti che compongono la vita dell'individuo, della famiglia, della nazione, della Chiesa e dell'umanità. Vicende personali e vicende del prossimo e, in modo particolare, di coloro che ci sono più vicini, che ci stanno più a cuore. Così la semplice preghiera del Rosario batte il ritmo della vita umana” (Rosarium Virginis Mariae, 2). È bello portare nel cuore di questa preghiera i problemi delle nostre famiglie, delle persone care, della società, della Chiesa, del mondo intero. Poter ringraziare Gesù per i doni che ci ha dato e supplicarlo chiedendo quello che Lui stesso ha chiesto per noi, accompagnandolo con i suoi meriti preziosissimi e infiniti: La vita eterna. Giovanni Paolo II riferisce la sua personale esperienza sull’efficacia della preghiera del Rosario: “A distanza di venticinque anni, ripensando alle prove che non sono mancate nemmeno nell'esercizio del ministero petrino, mi sento di ribadire, quasi come un caldo invito rivolto a tutti perché ne facciano personale esperienza: sì, davvero il Rosario «batte il ritmo della vita umana», per armonizzarla col ritmo della vita divina, nella gioiosa comunione della Santa Trinità, destino e anelito della nostra esistenza” (Rosarium Virginis Mariae, 15). Beato Giovanni XXIII diceva: “Il Rosario è preghiera quanto mai semplice, invitante sempre al riposo interiore, all'abbandono in Dio, alla fiducia, che è poi sicurezza di ottenere le grazie di cui abbaiamo bisogno.” Suor Lucia dos Santos scrive: "La Santissima Vergine in questi ultimi tempi in cui noi viviamo ha dato una nuova efficacia alla recita del Rosario tale che non c'è nessun problema, non importa quanto difficile possa essere, o temporale o soprattutto spirituale, nella vita personale di ciascuno di noi, delle nostre famiglie...che non possa essere risolto col Rosario. Non c'è nessun problema, vi dico, non importa quanto può essere difficile, che noi non possiamo risolvere con la preghiera del Rosario." Come non ascoltare Maria, come non aprire il cuore a Lei. Lei è vicina, lotta per noi e con noi. “Non permettete che la tenebra vi avvolga. Anelate dal profondo del cuore a mio Figlio. Il Suo Nome dissipa la tenebra più fitta. Io sarò con voi, voi solo chiamatemi: “Eccoci Madre, guidaci!”. (Messaggio del 2 maggio 2009 dato aMirjana) Impegnamoci a chiamare la Mamma con la preghiera del santo Rosario. “Eccoci Madre,guidaci” Nella supplica alla Madonna di Fatima si prega così: “Dunque al Vostro Cuore Immacolato Dio ha affidato la salvezza del nostro secolo. E noi in que¬sto Cuore Immacolato ci rifugiamo; e vogliamo che tutti i nostri fratelli erranti e tutti gli uomini vi trovino asilo e salvezza. Sì, o Vergine Santa, trion¬fate nei nostri cuori e fateci degni di cooperare ai trionfi del vostro Cuore Immacolato nel mondo” Ricerca catechesiRicerca fra tutte le catechesi il termine:
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