![]() ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() |
Le Catechesi di Regina Mundi
Dopo averci offerto un percorso impegnativo per vivere l'Anno speciale della fede, Benedetto XVI ci ha voluto manifestare la sua convinzione che per tutti "sarà decisivo ripercorrere la storia della nostra fede, la quale vede il mistero insondabile dell'intreccio tra santità e peccato". A questo proposito è utile tener presente l'affermazione della Scrittura: "Dio ha rinchiuso tutti nella disobbedienza per usare a tutti misericordia" (Rm 11, 32) che dice chiaramente come la storia umana è una storia di peccato da parte dell'uomo e di misericordia da parte di Dio. Dio Padre insegue con amore ogni uomo, sua creatura, suo figlio, che continuamente, testardamente si allontana da Lui. Due strade, Dio e l'uomo, che, obbligatoriamente, devono andare sempre di pari passo. E' perciò indispensabile l'atteggiamento di "tenere fisso lo sguardo su Gesù, colui che da origine alla fede e la porta a compimento" (Eb 12, 2). Nel documento Benedetto XVI ci offre esempi concreti di persone che hanno vissuto pienamente la fede e che proprio per questo si presentano a noi come modelli di vita cristiana, sempre utili, ma in modo particolare, lo sono in questo anno dedicato alla fede. Inizia la serie dei modelli Maria, la Madre di Dio. Non poteva non essere Lei, la prima. Ella "per fede accolse la parola dell'Angelo...con la stessa fede seguì il Signore nella sua predicazione e rimase con Lui fin sul Golgota...con fede assaporò i frutti della risurrezione di Gesù e, custodendo ogni ricordo nel suo cuore, lo trasmise ai Dodici riuniti con Lei nel Cenacolo per ricevere lo Spirito Santo". E' poi la volta degli Apostoli che "credettero alle parole con le quali annunciava il Regno di Dio...vissero in comunione di vita con Gesù...andarono nel mondo intero...annunciarono a tutti la gioia della risurrezione...fedeli testimoni". "Per fede i discepoli formarono la prima comunità...ad essi seguirono i martiri che donarono la loro vita, per testimoniare la verità del Vangelo, e in seguito "per fede uomini e donne hanno consacrato la loro vita a Cristo, lasciando ogni cosa per vivere in semplicità evangelica l'obbedienza, la povertà e la castità, segni concreti dell'attesa del Signore che non tarda a venire". Anche noi siamo chiamati a "vivere per fede". "Senza la fede, infatti è impossibile piacere a Dio" (Eb 11, 6). Per vivere in pienezza e con frutto questo Anno speciale, è indispensabile caratterizzare la nostra vita con una fede intensa. La fede, continua il Santo Padre nel Motu Proprio per l'Anno della fede, per essere autentica e fruttuosa non può fare a meno della carità che è il vincolo di perfezione (Col 3, 14). E' un altro tassello prezioso con il quale indice l'Anno della Fede. Ed ecco le parole con cui presenta le ragioni dell'apertura della fede alla carità: "La fede senza la carità non porta frutto e la carità senza la fede sarebbe un sentimento in balia costante del dubbio" (14). Dobbiamo riconoscere che la carità, essendo Dio stesso, la sua natura, la sua essenza, è ciò che fa muovere tutto. Ha espresso questa meravigliosa realtà Santa Teresa di Gesù Bambino, quando nella sua autobiografia ha scritto: "Capii che solo l'amore spinge all'azione le membra della Chiesa e che, spento questo amore, gli apostoli non avrebbero più annunziato il Vangelo, i martiri non avrebbero più versato il loro sangue. Compresi e conobbi che l'amore abbraccia in sé tutte le vocazioni, che l'amore è tutto...". Con Lei anche noi possiamo dire: "La mia vocazione è l'amore". Allora, ravviviamolo. La fede deve necessariamente sfociare nella carità. Questo Anno dedicato alla fede non dev'essere solo un anno luminoso ma anche un anno caloroso, pieno di amore. Questo salverà il mondo, malato di egoismo. Il nostro sarà il prolungamento dell'amore, a fondo perduto, di cui ci ha dato fulgido esempio, Gesù Redentore. Il vero discepolo di Gesù opera necessariamente nel campo dell'amore. Egli che ha affermato: "Chi avrà dato da bere anche un solo bicchiere d'acqua fresca a uno di questi piccoli perché è un discepolo, non perderà la sua ricompensa (Mt 10, 42), è vivo e presente in ogni opera buona fatta in suo nome e per suo amore. Perché il mondo cambi Gesù continua a ripetere: "Vi do un comandamento nuovo: che vi amiate gli uni gli altri (Gv 13, 34)". Questo comandamento nuovo, è per eccellenza il comandamento di Gesù. Da questo vi riconosceranno miei discepoli se avrete amore gli uni per gli altri. Perché non credergli? Facciamo in modo che in questo Anno, la nostra fede si vesta di carità; così il mondo che verrà in nostro contatto crederà non tanto alle professioni di fede, che non si vedono, quanto alle opere che da essa scaturiscono. Chi non sa che proprio il linguaggio dell'Amore, usato dalla Beata Teresa di Calcutta, è stato quello che ha strabiliato il mondo intero? Molti tramite la sua carità disinteressata si sono riavvicinati o hanno fatto la grande scoperta della fede. Altri ancora si avvicineranno a Gesù per mezzo della nostra carità. Sarà questo il frutto più bello dell'Anno della fede, il frutto che Benedetto XVI desidera raccogliere. Per questo Egli ha indetto quest'anno speciale. del 17/10/2012 Ricerca catechesiRicerca fra tutte le catechesi il termine:
In tutto sono state trovate 34 catechesi.
In tutto sono state trovate 1 catechesi.
In tutto sono state trovate 1 catechesi.
In tutto sono state trovate 2 catechesi. In tutto sono state trovate 0 catechesi.
In tutto sono state trovate 10 catechesi.
In tutto sono state trovate 6 catechesi.
In tutto sono state trovate 10 catechesi.
In tutto sono state trovate 2 catechesi.
In tutto sono state trovate 11 catechesi. |